Fuga

Fuga

È Luca Gregorio, giornalista con l’amore per lo sport e il ciclismo a raccontare in un originale romanzo, “Fuga!”, che trae le mosse da un evento sportivo realmente avvenuto, questa storia che racconta la lotta al diabete, i sogni, la fuga, la passione, la vita di tutti gli atleti professionisti del Team Novo Nordisk, in particolare dei due italiani in squadra – il veterano Andrea Peron, alla sua ottava stagione in maglia Novo Nordisk, autore all’esordio alla Milano Sanremo del 2015 di uno straordinario exploit, in fuga solitaria per oltre 200 chilometri, e il più giovane Umberto Poli, quarta stagione la sua, ma autore di un’impresa simile a quella del suo compagno, quando nel 2017, da atleta più giovane in corsa nella classicissima che apre la stagione professionistica mondiale, fece parte del plotoncino in fuga per la maggior parte dei 298 chilometri da Milano a Sanremo. Per partecipare, collegarsi al seguente link giorno 27 Novembre 2020, dalle ore 17:30 alle 19:00 https://www.streamliveevents.it/librofuga27nov2020/ Per chi voglia cimentarsi nella lettura del libro, è disponibile online al seguente indirizzo https://viewer.ipaper.io/sp-servizi-pubblicitari-srl/due-ruote-la-strada-il-diabete/ Per chi si fosse perso il webinar, la registrazione dell’ evento è disponibile al seguente...
Stop terapie per il diabete, causa budget

Stop terapie per il diabete, causa budget

Maria Elena ha 40 anni, e da 25 è affetta da diabete tipo 1 con diverse complicanze gravi come retinopatia e maculopatia. Recentemente ha avuto l’amara sorpresa: sospeso il suo piano terapeutico per mancanza di budget. Ed è sprofondata in una disperazione senza precedenti. Il caso è stato denunciato dalla Federazione Diabete Giovanile. “E’ una vicenda assurda che deve essere risolta in tempi brevi – dice il presidente Antonio Cabras – Questo non è che l’ultimo caso di attentato al diritto di cura e la situazione non è più tollerabile”. L’associazione è stata sollecitata da una drammatica lettera di Maria Elena. “Perché un diabetico deve patire certe ingiustizie? Perché curarci diventa impossibile? – questo uno dei passaggi – Ci portano al punto di buttare tutto, di smettere di curarci, di fare insulina….tanto, a chi importa di noi? Perché diciamocelo, per tanti il diabete è cosa da niente, si cura ci dicono, ma non sanno con quante avversità, non sanno quanto sia difficile combattere con ipoglicemie e iperglicemie che, se non prese in tempo, solo noi sappiamo a cosa portano”. “Io ho tanta voglia di vivere, ma certe ingiustizie ti fanno passare la voglia”. Secondo i dati forniti dalla Federazione, la Sardegna detiene il triste primato per il diabete con 110mila pazienti su una popolazione di 1.648.000 abitanti. Come se non bastasse il diabete tipo 1, quello che necessita cure specialistiche con le punture di insulina, colpisce più di 10.000 persone con una forte incidenza di bambini e adolescenti. “Io mi chiedo – conclude Cabras – se chi ha preso la decisione di tagliare le spese di Maria Elena si...
Lettera FDG AI ministeri: Limiti normativi per l’avviamento al lavoro dei giovani con diabete

Lettera FDG AI ministeri: Limiti normativi per l’avviamento al lavoro dei giovani con diabete

Nonostante i progressi avvenuti negli ultimi decenni, sia nel campo scientifico che nella coscienza dei diritti fondamentali delle persone, sussiste ancor oggi un grave vulnus nei confronti delle persone affette dalla malattia diabetica per quanto riguarda l’accesso al lavoro e, quindi, il rispetto del fondamentale principio sancito dall’art. 4 della Costituzione che riconosce a tutti il Diritto al lavoro. Le rammentiamo che, sotto il profilo della scienza medica, è unanimemente riconosciuto che la malattia diabetica, ivi compresa quella, insulinodipendente, di tipo 1, non causa, di per sé, alcuna inidoneità allo svolgimento di nessuna attività, ivi comprese quelle lavorative. L’eventuale inidoneità, semmai, potrebbe derivare dalla presenza di “conseguenze invalidanti” della malattia da valutare caso per caso. Tale principio, è stato già tradotto in legge, nel nostro ordinamento, con la legge n. 115 del 1987 che, all’art. 8, sancisce che “La malattia diabetica priva di complicanze invalidanti non costituisce motivo ostativo al rilascio del certi icato di idoneit i ica per la iscrizione nelle scuole di ogni ordine e grado, per lo svolgimento di attività sportive a carattere non agonistico e per l’acce o ai po ti di lavoro pubblico e privato, salvo i casi per i quali si richiedano specifici, particolari requisiti attitudinali”. Il carattere della idoneità lavorativa, come richiamato dalle fondamentali dichiarazioni internazionali, non è di carattere soggettivo (cioè se la persona sia o no affetta da una determinata malattia o limitazione funzionale), bensì di carattere relazionale (cioè se la persona sia o meno idonea allo svolgimento della specifica attività che dovrebbe svolgere, ovvero l’inidoneità sta nella relazione e non nelle caratteristiche soggettive). La legge n. 115, nonostante le sue...
Campus FDG Italia – ANEDIA GALICIA SPAGNA per la mobilità giovanile internazionale

Campus FDG Italia – ANEDIA GALICIA SPAGNA per la mobilità giovanile internazionale

Dal 18 al 22 settembre si te’ tenuto a Roma il Campus Internazionale per Giovani con Diabete promosso dalla Federazione Diabete Giovanile e dall’Associazione spagnola Anedia della Galizia. Il progetto “ Gioventù in Azione per la mobilità giovanile internazionale, per la promozione dell’interculturalità e della cittadinanza europea, promozione di scambi giovanili”, sostenuto dalla Regione Sardegna vedrà dieci giovani con diabete italiani, di cui 5 sardi e 10 spagnoli di Santiago di Compostela accompagnati dalla Dott.ssa Anna Paola Frongia dell’Osp. Brozu di Cagliari, dal dott. Vincenzo Cardinale dell’Università la Sapienza Roma e dall’Equipe delle rispettive Associazioni di volontariato. Il progetto Gioventù in Azione prevede con lo scambio bilaterale dei giovani italiani e spagnoli con diabete l’organizzazione di attività pratiche e ricreative che li aiuteranno ad acquisire conoscenze e competenze funzionali per una vita indipendente, una maggiore accettazione della patologia, condivisione e confronto reciproco nonchè la conoscenza e l’integrazione tra i diversi modelli socio sanitari dei due Stati nei confronti di questa patologia in costante aumento in età sempre più giovanile e infantile. Per raggiungere tali obiettivi il progetto mira a promuovere la solidarietà e la tolleranza, a favorire la conoscenza e la comprensione per migliorare la qualità del supporto reciproco. Sarà la promozione di uno stile di vita sano anche col diabete, di fiducia verso il futuro attraverso l’impegno per una crescita più inclusiva che focalizzerà l’attenzione anche sulla frequente mancata applicazione sociale dei diritti di cittadinanza europea. Il progetto si propone non solo di educare i giovani ad uno stile di vita sano ma di aiutarli nel difficile processo di accettazione psicologica della malattia, ma anche vuole garantire che...
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