– A –
Acetone Sostanza chimica che si forma nel sangue quando il corpo impiega i grassi al posto dello zucchero per fornire energia. Se si verifica questa circostanza, significa che l’insulina a disposizione delle cellule non è sufficiente o che queste non riescono ad utilizzare l’insulina che si trova nel sangue e quindi non riescono a trasformare il glucosio presente nel sangue in energia Acetonuria Presenza di acetone nelle urine. Se si riscontra in presenza di forte glicosuria, e’ indice di grave scompenso del Diabete. Valori normali: assenza di acetone nelle urine
Acetonuria Termine che indica la presenza di Acetone nelle urine
Acidosi Eccesso di sostanze acide nell’organismo. Questa circostanza, in un diabetico, può condurre alle Chetoacidosi diabetica. Alterazione genetica anomalia fisica o malattia contratta prima della nascita, dovuta spesso a fattori ereditari. È il caso del daltonismo, che si trasmette di padre in figlio Azotemia e creatininemia Indicano se il rene funziona normalmente Valori normali: Azotemia 10-50 mg% Creatininemia 0,80 – 1,3 mg%
Adrenalina o epinefrina E’ un ormone e un neurotrasmettitore rilasciato dal corpo in situazioni di stress; appartiene a una classe di sostanze attive farmacologicamente di nome catecolammine. Ha una funzione anti-insulinica e aumenta la produzione epatica di glucosio.
Albuminuria Eccesso di albumine (proteine plasmatiche prodotte dal fegato) nelle urine. La albuminuria può essere il sintomo di una situazione di nefropatia, di disfunzione dei reni dovuta a un lungo periodo di scompenso nei valori glicemici.
Anamnesi: raccolta a scopo diagnostico dei dati riguardanti i precedenti fisiologici e patologici, personali ed ereditari di un paziente.
– B –
Banting, Frederick Grant. Chirurgo e ricercatore, nel 1921 curò tramite l’iniezione di un estratto alcoolico isole pancreatiche di bovino un cane reso diabetico e trasferì con successo l’esperimento su di un ragazzo diabetico di tipo 1 pochi mesi dopo. Era assistito nello studente dallo studente Charles Herbert Best e da allora i due nomi sono associati alla scoperta della terapia insulinica.
Biotecnologia tecnica che utilizza microrganismi o colture di particolari cellule per la produzione di sostanze di impiego industriale, farmacologico o di interesse alimentare. Bulimia incontrollabile ed eccessivo bisogno di mangiare.
Bolo Somministrazione rapida di insulina, ovvero l’insulina erogata nella terapia con microinfusore per coprire la necessità dei pasti o per fare fronte a una iperglicemia.
– C –
C-Peptide Sostanza prodotta dal pancreas in misura pari all’insulina. Di conseguenza misurando il C-Peptide si può accertare se il pancreas funziona ancora e quanta insulina produce. Colesterolo Sostanza grassa che si trova nel sangue, nei muscoli, nel fegato e nel cervello Coma Grave emergenza che si manifesta con stato di incoscienza a causa di livelli di glucosio (zucchero) troppo elevati e di chetoni nel sangue Creatininemia e Azotemia Indicano se il rene funziona normalmente Valori normali: Azotemia 10-50 mg% Creatininemia 0,80 – 1,3 mg%
Carboidrati denominati anche idrati di carbonio o glucidi, o zuccheri, o saccaridi. Sono i più importanti e veloci fornitori di energia biochimica. Si distinguono in semplici (ad assorbimento rapido: glucosio) e complessi (ad assorbimento lento: amidi). Nel diabete di tipo 1 i carboidrati non possono essere “bruciati” e diventare fonte in energia in quanto viene a mancare l’insulina.
Celiachia Intolleranza che la mucosa dell’intestino di bambini, geneticamente predisposti, sviluppa nei confronti del glutine, una miscela di proteine (fra le quali la gliadina) contenuta in abbondanza nel grano, e delle corrispondenti proteine degli altri cereali “tossici”, le prolamine di orzo, segale e avena. A volte la celiachia si associa al diabete di tipo 1.
– D –
Diabete di tipo 1 Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune, ovvero causata da una risposta immunitaria errata da parte del corpo a un fattore scatenante. Gli anticorpi distruggono una parte del corpo, nel caso specifico le cellule beta del pancreas, come risposta a una agressione esterna. I sintomi del diabete appaiono nel volgere di poco tempo e quando viene diagnosticata la malattia generalmente le cellule beta sono già stata distrutte al 90%. Si tratta comunque di un processo irreversibile, quindi anche quando lo sviluppo di anticorpi anomali viene rintracciato al suo inizio allo stadio attuale delle conoscenze non si può fare nulla per fermarlo. Tutte le malattie autoimmuni hanno una base genetica, questo significa che la predisposizione genetica è fattore basilare, determinante nello sviluppo del diabete mellito di tipo 1. Il diabete di tipo 1 è un patologia conosciuta fin dall’antichità e – se non trattata – sempre letale nel volgere di massimo qualche mese. Nella vecchia classificazione veniva chiamato diabete giovanile ed è diffuso in rapporto di 1 a 10 rispetto al diabete mellito di tipo 2. In Italia i diabetici di tipo 1 sono circa 100.000.
Diabete di tipo 2 A differenza del diabete di tipo 1 le persone affette da diabete di tipo 2 sono in grado di produrre insulina, ma il loro organismo non ne produce in quantità sufficiente (insulino-deficienza) o le loro cellule mostrano resistenza all’azione dell’insulina (insulino-resistenza). Il diabete di tipo 2 può essere trattato in diversi modi a seconda del caso specifico. In alcuni casi bastano la dieta e l’esercizio fisico. In altri bisogna associare a dieta e esercizio fisico l’utilizzo di ipoglicemizzanti orali, i quali possono avere la funzione o di aiutare il pancreas a produrre più insulina o di facilitare l’azione dell’insulina nelle cellule. In altri ancora si deve fare ricorso, in via temporanea, alla somministrazione esogena di insulina. La maggiorparte dei diabetici di tipo 2 sono sovrappeso e in età avanzata (da cui la vecchia denominazione di diabete dell’adulto), tuttavia è stato dimostrato che il diabete di tipo 2 può colpire a qualsiasi età (un ampia casistica di bambini obesi diabetici di tipo 2 viene riscontrata negli USA). I diabetici di tipo 2 sono in Italia tra i due e i tre milioni, fra cui molti non sanno di esserlo. A causa di stile di vita scorretto e invecchiamento della popolazione è in rapido aumento in tutto il mondo industrializzato, tanto da far parlare di epidemia diabetica.
– E –
Effetto (dell’) alba o fenomeno dell’alba Rilascio di zuccheri da parte del fegato a partire dalle 5 di mattina (per preparare il corpo al risveglio) e relativa possibilità di iperglicemia mattutina. A entrare in gioco sono degli ormoni controinsulari. Per non incorrere nella iperglicemia mattutina, si deve tenere conto del fenomeno dell’alba nel dosaggio della insulina intermedia nella terapia multiiniettiva e nella programmazione dell’insulina basale nella terapia con microinfusore.
– F –
Fruttosio Zucchero presente nella maggiorparte dei frutti e nel miele. Il fruttosio viene convertito facilmente in glucosio sia nel fegato che nell’intestino. Viene utilizzato nell’industria alimentare (in sostituzione del saccarosio ovvero del zucchero comune) per il basso indice glicemico (23).
– G –
Glicemia Concentrazione di glucosio nel sangue. La glicemia, nelle persone non diabetiche, è regolata da un complesso di meccanismi metabolici e neurormonali, che ne impediscono variazioni importanti in eccesso o difetto, essendo il glucosio la fonte di energia indispensabile per le cellule nervose, i globuli rossi e i muscoli.
Glicogeno Sostanza costituita da zuccheri che si trova nei muscoli e nel fegato e che rilascia glucosio nel sangue in caso di necessità. Il glicogeno è la principale riserva di energia immediatamente disponibile dell’organismo.
Glicosuria Presenza di zucchero (glucosio) nelle urine Lo zucchero compare nelle urine se la glicemia e’ maggiore di 180 mg% (soglia renale) Valori normali: assenza di zuccheri nelle urine
Glucagone Ormone, prodotto dal pancreas che innalza il livello di zucchero nel sangue in caso di ipoglicemia. Nei diabetici di tipo 1, in caso di ipoglicemia grave con perdita dello stato di coscienza può essere somministrato per via esogena tramite iniezione.
Glucidi glucidi, o glicidi termine generico per indicare sostanze organiche formate interamente o in parte da carboidrati.
Glucometro Strumento rilevatore della glicemia.
– I –
Insulina ormone secreto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas, che permette l’ossidazione cellulare del glucosio con produzione di energia. La mancanza dell’insulina determina ipoglicemia e glicosuria, cioè il diabete mellito, la cui terapia è appunto a base di insulina. Dal punto di vista chimico l’insulina è formata dalla polimerizzazione di più unità elementari costituite ciascuna da cinquantuno radicali amminoacidi riuniti in due catene polipeptidiche (A e B), la sua formula è C254 H377 N65 O75 S6.
Insulino-resistenza Stato nel quale il fisico non permette all’insulina di funzionare come dovrebbe. Riscontrabile principalmente in soggetti obesi diabetici di tipo 2.
Ipoglicemia diminuzione della concentrazione del glucosio nel sangue, al di sotto dei valori normali. Piu’ in particolare e’ un insieme di sintomi che si presentano quando si abbassa la glicemia; non è legato ad un valore preciso di glicemia.
Sintomi piu’ comuni di ipoglicemia
Ipo leggera Fame eccessiva, tachicardia, mal di testa, sudorazione eccessiva, tremori alle gambe.
Ipo media Turbe del comportamento (crisi di rabbia, crisi di pianto o riso), vista annebbiata.
Ipo grave Perdita di coscienza, convulsioni.
Cause Insulina in eccesso Orario di un pasto non rispettato Attività fisica eccessiva Terapia Forme leggere (senza perdita di coscienza): Prendere circa 15 grammi di zucchero, ossia: 3 zollette di zucchero oppure 150 cc do Coca-Cola (mezza lattina) oppure 200 cc di latte più 1 zolletta di zucchero oppure 200 cc di succo di frutta, una mela. Si puo’ ripetere se dopo 10 minuti non si riprende. Forme medie (stato precomatoso) e forme gravi (stato comataso) Fare sciogliere in bocca due zollette di zucchero ponendole fra i molari e le guance oppure introdurre in bocca, passibilmente assieme a piccole quantità acqua, 1 o 2 cucchiaini di marmellata o di miele NON fare bere se il soggetto è in stato comatoso. Iniettare 1 mg. di glucagone in caso di insuccesso. In mancanza di glucagone è necessario il ricovero urgente. Mai assumere bevande alcoliche. Appena si riprende somministrare: frutta, pane, crackers, biscotti per evitare ricadute.
Iperglicemia presenza nel sangue di una concentrazione di glucosio superiore ai valori normali.
Sintomi dell’iperglicemia grave: cute secca e bocca arida, nausea e vomito, dolori addominali, urina in dosi eccessive, sete abbondante, respiro profondo e affannoso, alito che odora di acetone, sonnolenza, stanchezza, molto zucchero nell’urina con presenza di acetone.
Il perdurare dell’iperglicemia può condurre al coma diabetico In presenza di alcuni di questi sintomi rivolgersi al più presto ad un medico.
– L –
Langerhans Langerhans, Paul patologo e anatomista tedesco (1847-1888). Il suo nome è legato in particolare alla descrizione delle isole di Langerhans, formazioni del pancreas che secernono l’insulina. Le isole di Langerhans includono:
le cellule Alfa, che producono il glucagone
le cellule Beta, che producono l’insulina
le cellule Delta, che producono la somatostatina
– M –
Macroalbuminuria Quantità eccessiva di albumina nella urine (sopra i 300 mg/l). Conseguenza della nefropatia diabetica.
Microalbuminuria Piccolissima quantita’ di albumina presente nelle urine e non rilevabile con i comuni stix. E’ una fine indagine della funzione renale, da controllarsi ogni anno.
Microangiopatia Alterazione delle pareti dei piccoli vasi sanguigni, le quali diventano più spesse e fragili. E’ una delle complicanza a lungo termine del diabete.
Microinfusore Il microinfusore insulinico è lo strumento attualmente più tecnologicamente avanzato per la terapia insulinica al diabete. Negli Stati Uniti gode già di un ampio consenso tanto da essere utilizzato dal 30% dei diabetici insulino-dipendenti.
Considerata la emivita breve della insulina il microinfusore è il mezzo ideale, e supera in questo la terapia multi-iniettiva delle penne, per riprodurre ciò che fa il pancreas in natura in un soggetto sano.
Il microinfusore riproduce – somministrando in maniera continua l’insulina – l’apporto basale del pancreas e tramite la somministrazione del bolo (o meglio dei boli giornalieri) l’apporto maggiore, supplementare che il pancreas in un individuo sano dà ogni qual volta si mangia.
Vediamo nello specifico queste due componenti
· Apporto basale: viene tarato sulla specifica esigenza dell’individuo. Riproducendo l’apporto basale permette al diabetico maggiore flessibilità negli orari dei pasti o addirittura di poter saltare dei pasti (l’apportò minimo di insulina viene apportato con continuità e quindi non ci sono variazioni). Non solo: questo apporto di base può essere differenziato anche nei vari momenti della giornata, si può variare la velocità di somministrazione della insulina; per esempio è possibile somministrare più insulina durante le ore che vanno dalle 3.00 a.m. per scongiurare il fenomeno dell’alba. Il fenomeno dell’alba causato dalla concomitanza tra processi ormonali che spingono la glicemia al rialzo e scarsa efficacia di fronte a essi della “coda” della iniezione notturna, viene in questo modo scongiurato, e il diabetico può alzarsi alla mattina con valori glicemici perfetti.
· Il bolo è quella quantità di insulina che il diabetico deve somministrarsi proporzionalmente alla quantità di carboidrati e quindi alla quantità e qualità del pasto che ha consumato. Esso può venire somministrato tanto nei pasti principali della giornata quanto negli spuntini.Il microinfusore funziona esclusivamente con insulina rapida (vecchia denominazione ultra-rapida), Lilly Humalog ® o Novo Novorapid ®.
– P –
Pancreas E’ una ghiandola annessa all’apparato digerente ed è posta nella parte superiore e posteriore dell’addome in corrispondenza del duodeno. Si tratta di una ghiandola mista, in parte esocrina (produzione di succo pancreatico con funzione digestiva) e in parte endocrina (produzione di insulina). Il succo pancreatico viene riversato nel duodeno. L’insulina, prodotta nelle cosiddette ’isole di Langerhans’, svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi. superiore dell’addome tra il duodeno e la milza. Ha una forma allungata e appiattita, in cui si distinguono una porzione più grossa e più spessa, detta testa del pancreas, una porzione intermedia, il corpo, e un tratto terminale assottigliato, detta coda, in rapporto con la milza. Il pancreas è costituito da due tipi di ghiandole differenti, esocrine ed endocrine. Le prime sono formate da cellule, che secernono sostanze, destinate alla digestione. Queste non vengono riversate nel sangue, ma direttamente nel duodeno attraverso uno specifico condotto.Le cellule endocrine sono riunite in zone dette isole di Langerhans e si trovano soprattutto nella parte corrispondente alla coda. Esse producono due ormoni, l’insulina e il glucagone. Il primo diminuisce il livello di zuccheri nel sangue quando appare troppo elevato, mentre il secondo agisce in modo opposto.
Pancreasectomia Asportazione chirurgica del pancreas
Pancreatite Infiammazione acuta del pancreas, può evolvere in forma cronica. Cause: abuso di alcool, disturbi della cistifellea, virus. Può causare il diabete.
Penna per l’insulina o penna insulinica Siringa portatile dall’aspetto di una penna stilografica. E’ in essa una cartuccia contenente l’insulina e al suo capo viene applicato l’ago. Permette di impostare il dosaggio (espresso in unità di insulina) tramite una ghiera graduata. La terapia insulinica con penna viene comunemente definita terapia multiiniettiva, in quanto le somministrazioni possono essere in base al caso da 1 a 5 al giorno.
– S –
Saccarina composto chimico in forma di polvere bianca cristallina, con potere dolcificante cinquecento volte superiore a quello dello zucchero: è usata come edulcorante nell’alimentazione dei diabetici e come antifermentativo. Saccarosio idrato di carbonio appartenente alla classe degli zuccheri; si presenta come sostanza bianca, cristallina, solubile, di sapore dolce; in natura è presente nei tuberi della barbabietola e nella canna da zucchero; ha elevate capacità edulcoranti e nutritive. Sintomo in medicina, fenomeno organico che si manifesta come indizio di una malattia l fig. indizio, segno. Torna all’inizio
Soglia renale Valore limite oltre il quale il glucosio in eccesso nel sangue viene eliminato nelle urine. E’ soggettivo e viene convenzionalmente fissato in 180 mg/dl
Somatostatina Uno degli ormoni rilasciati dalle isole di Langerhans. Si ipotizza abbia un ruolo nella regolazione della insulina e del glucagone.
Sulfoniluree Categoria di farmaci ipoglicemizzanti orali, utilizzati prevalentemente nel trattamento del diabete di tipo 2. Hanno la proprietà di potenziare la produzione insulinica e – come effetto secondario legato al miglioramento della capacità produttiva del pancreas – di ridurre la insulinoresistenza nei tessuti.
– T –
Terapia insulinica intensiva Schema terapeutico che prevede 4 o più iniezioni giornaliere
Trigliceridi Sono altri grassi presenti nel sangue che si alzano se il Diabete e’ scompensato o se si beve troppo vino o superalcolici. Valori normali: sino a 170 mg %
– U –
UKPDS United Kingdom Prospective Diabetes Study (UKPDS), il più grande studio clinico sul diabete finora realizzato. Ha dimostrato in maniera definitiva come le complicanze a lungo termine del diabete di tipo 2 possono essere evitate con una gestione appropriata delle terapie già esistenti.
Unita’ di insulina Unità di misura dell’insulina – Ad esempio l’ insulina U40 contiene in un ml di liquido 40 unità di insulina.
– Z –
Zucchero nell’uso scientifico, nome generico degli idrati di carbonio: zucchero di canna, di barbabietola, saccarosio; d’uva, glucosio; di frutta, fruttosio; di latte, lattosio; di malto, maltosio.