Proposte della FDG per il 2005

Ministero della salute
Direzione Generale della Comunicazione e Relazioni Istituzionali – Ufficio III
Via della Civiltà Romana n. 7
Roma

Oggetto:Indicazioni della Federazione Nazionale Diabete Giovanile per la pianificazione della Campagna Ministeriale di Comunicazione e Prevenzione del Diabete 2005

La Federazione Diabete Giovanile sottolinea il successo della Campagna Ministeriale di Comunicazione e di Prevenzione del Diabete 2004 per i numerosi dati emersi, alcuni ancora in fase di elaborazione, che confermano l’apprezzamento e la partecipazione dei cittadini italiani alla Giornata del Diabete attraverso l’allestimento di circa 300 presidi diabetologici nelle piazze italiane, richiamando i media a semplici ma altrettanto efficaci stili di vita, importanti e indispensabili per la prevenzione della patologia.

L’auspicio è che la Campagna possa essere ripetuta nel 2005 e l’organizzazione della Giornata del Diabete possa ancora, come nel 2004, essere affidata alla Federazione Diabete Giovanile per la sua esperienza nel passato con l’organizzazione della Giornata Mondiale del Diabete per conto dell’IDF e delle numerose Giornate Nazionali del Giovane Diabetico.

Nella riunione del 15 luglio scorso con Codesto Ministero, nella considerazione che tale Campagna e perciò tale Giornata siano ripetibili, si è riflettuto sulla tematica eventuale da proporre.

In seguito alle proposte di momenti di approfondimento di alcune tematiche inerenti le complicanze del diabete già conclamato (piede diabetico), teniamo a sottolineare che pur nella loro gravità, le complicanze, per la loro prevenzione e cura, fanno parte dei protocolli assistenziali in diabetologia.

Dare messaggi ai cittadini su questa tematica è cosa nobile, ma certamente esula dalla Campagna promossa dal Ministero e dall’interesse generale dei cittadini, ma condividendone l’importanza pensiamo che possano ugualmente avere una loro collocazione adeguata e studiata al suo interno.

Al fine di individuare altri argomenti di approfondimento o lo stesso tema della Campagna 2005 mettiamo all’attenzione di Codesto Ministero

il sovrappeso e l’obesità infantile, con conseguente intervento di prevenzione sociale verso la corretta alimentazione sin dalla tenera età al fine di allontanare possibili complicanze future, dunque il diabete.

L’organizzazione della Settimana Nazionale di Educazione Alimentare nelle scuole primarie, evento della Campagna 2004, che sta per concludersi con una raccolta dati e grande richiesta dei partecipanti a ripetere l’iniziativa, ci hanno portato alle considerazioni che seguono.

E’ indispensabile un’educazione a corretti stili di vita, privilegiando la sana alimentazione nella considerazione delle denunce dei più autorevoli nutrizionisti, che dalle loro indagini fanno emergere il sovrappeso e l’ obesità infantile, che in Italia colpisce un bambino su quattro, un problema di notevole rilevanza sociale, che interessa soprattutto i bambini nell’età compresa tra i 6 e i 13 anni.

E’ importante intervenire subito per i rischi futuri che portano a molte probabilità di insorgenza di serie e gravi patologie ( obesità, diabete ).

L’ obesità infantile ha una genesi multifattoriale ed è il risultato di diverse cause più o meno evidenti che interagiscono fra loro: l’eccessiva o cattiva alimentazione, il piacere di gustare il tutto pronto all’uso, l’inadeguato movimento fisico o attività sportiva, la sedentarietà costretta dal computer, dalla TV, dalle macchine.

L ‘Istat conferma, da un’indagine condotta nel 2000, che i125% dei bambini e adolescenti in sovrappeso ha un genitore obeso o in sovrappeso, questa considerazione conduce a motivazioni familiari.

La nuova organizzazione per la scuola primaria nel D.L. 59 del 19.02.04 e la C.M. 29 del 5.03.04 privilegia l’Educazione alla Convivenza Civile con attività che diano modo al bambino di trasformare le conoscenze in competenze di Educazione alla salute e di Educazione alimentare.

Le corrette abitudini alimentari potranno essere acquisite stabilmente quanto più precocemente apprese, e la scuola è luogo di attuazione privilegiato in quanto di aggregazione istituzionale educativo, per ampia fascia di età di soggetti in età evolutiva e in grado di coinvolgere, inoltre, la famiglia.

Fra l’altro le abitudini alimentari dei bambini non sono ancora ben consolidate, ma in via di formazione, quindi facilmente orientabili e più durevoli, mentre sono più difficilmente modificabili in età adulta.

A tal fine è importante, dunque, che la Campagna di Comunicazione 2005 privilegi l’istituzione scolastica.

Altro motivo di approfondimento della Campagna riguarda lo Stato Giuridico del Diabetico nella considerazione che la problematica diabetologica investe tutta l’area di comunicazione sociale del diabetico. Pertanto occorre approfondire anche i problemi non medici nel riconoscimento che spesso ai progressi medico scientifici corrisponde un aggravamento dei problemi di inserimento e di partecipazione completa alla vita sociale del diabetico.

Al giorno d’oggi occorre domandarsi se sia veramente e solo la malattia a giustificare quella sorta di emarginazione che impedisce o rende difficile per il diabetico il pieno inserimento e la piena”uguaglianza” sociale o se, invece, ciò non dipenda anche da una legislazione farraginosa e inadeguata, o da una errata interpretazione delle norme esistenti o, magari, dalla mancanza di nuovi provvedimenti legislativi capaci di rendere giustizia ed uguaglianza effettiva.

Il diritto al lavoro è oggi notevolmente limitato, sia nel settore pubblico che in quello privato, le confusioni che vengono operate tra l’idoneità lavorativa e la “sana e robusta costituzione” contribuiscono ad una vera e propria discriminazione cui di frequente si fa fronte con il nascondere la malattia per evitare la perdita del lavoro, o la mancata assunzione.

Altri argomenti di approfondimento e di comunicazione sociale proposti dalla nostra Organizzazione sono la patente di guida e la pratica sportiva a livello agonistico, barriere ancora oggi costruite su presupposti giuridici, anche se nelle ultime legislature sono stati presentati ordinamenti e linee guida volti a disciplinare alcuni problemi relativi all’assistenza ed alla tutela dei diabetici.

Uno sguardo deve essere costantemente rivolto a quanto accade in alcuni altri ordinamenti di paesi stranieri, nei quali numerosi ostacoli che in Italia si oppongono ai diabetici sono stati superati.

Antonio Cabras
Presidente FDG

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